La vendemmia Sommariva: eroica e manuale

La vendemmia è uno dei momenti più importanti per noi viticoltori, un rito che rappresenta il culmine di un anno intenso e laborioso.

In collina, tra Conegliano e Valdobbiadene, questo momento si distingue per le sue peculiari tradizioni e per la grande dedizione di ogni azienda, per creare vini di grande qualità.

Vendemmia Eroica: un'impresa tra natura e uomo

La vendemmia eroica si svolge in condizioni estreme, in territori caratterizzati da forti pendenze, altitudini elevate, terreni impervi o su terrazze costruite secoli fa. 

Sulle Colline di Conegliano e Valdobbiadene, ora Patrimonio UNESCO, i ripidi pendii, che in alcuni casi possono superare il 30% di inclinazione, ci portano ad una raccolta che diventa il risultato di una sinergia tra esperienza, sforzo fisico e mentale, resistenza e caparbietà.

La fatica è ripagata ampiamente dalla qualità delle uve che vendemmiamo e che, proprio grazie alle condizioni estreme nelle quali nascono e crescono,  sviluppano caratteristiche uniche, influenzate dalla particolare esposizione al sole, dai venti e dalla composizione del suolo.

Vendemmia Manuale: tradizione irrinunciabile

Qui, la raccolta non  potrebbe che essere manuale, non solo per le particolari caratteristiche delle nostre colline, ma anche in quanto unica valida metodologia per assicurare un prodotto finale di qualità Superiore.

La raccolta manuale consente di evitare danni ai grappoli e di preservare l'integrità delle uve, fattore cruciale per la produzione di vini pregiati. 

Un processo impegnativo, in termini di tempo e risorse, che ci offre però la possibilità di mantenere un legame più diretto con la vigna, seguendo passo dopo passo l'evoluzione delle piante e delle uve.

Oltre la fatica

Ogni vendemmia racconta una storia: quella di donne e uomini che affrontano sfide straordinarie per portare a termine un compito antico ma ancora essenziale per creare un prodotto di eccellenza, che valorizza l'identità del territorio.

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FIORI DI VITE…?

Il meteo imprevedibile di queste settimane, ha reso difficili le previsioni della fioritura, offrendoci però la bella scusa di uscire più spesso del previsto tra i filari, per un controllo costante della crescita delle piante.

La fioritura della vite è un momento cruciale e rappresenta una fase delicata e fondamentale per la produzione vitivinicola.

I fiori infati liberano il polline completando la fecondazione e consentendo il successivo sviluppo dei  grappoli d’uva.

 

Avete mai visto una fioritura di Glera?

I fiori sono quasi impercettibili, costituiti da piccolissimi petali giallo-bianchi, che sprigionano però un intenso profumo, inconfondibile!

Uno spettacolo della natura, purtroppo però molto breve: in poco più di una settimana, infatti, la fioritura termina.

Visitare le nostre colline in questo periodo è un’esperienza unica, uno spettacolo di profumi e paesaggi sorprendenti.

 

Ma quali sono le condizioni ottimali per una buona fioritura?

  • temperature intorno ai 20° C - 25° C o comunque comprese tra i 15° C e i 30 °C
  • equilibrio dei livelli di umidità
  • esposizione al sole corretta
  • prevenzione delle malattie tramite il controllo di agenti patogeni
  • aiuto da parte del viticoltore tramite diradamento del fogliame per migliorare esposizione solare e circolazione dell’aria

La fioritura della vite è un processo affascinante e complesso, che richiede attenzione e cura da parte dei viticoltori. 

Il successo di questa fase influisce direttamente sul potenziale produttivo e qualitativo della vendemmia. 

Con una gestione attenta e un pizzico di fortuna con le condizioni meteorologiche, la fioritura può portare a una stagione di crescita fruttuosa e a una produzione di vini di alta qualità.

 

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La vendemmia del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG: Raccolta a mano e tradizione.

E’ un momento speciale sulle colline di Conegliano Valdobbiadene, l’aria è permeata dal profumo dell’uva matura. E’ la stagione in cui si celebra l’evento più atteso dell’anno: la vendemmia.

In questo articolo vedremo da dove parte la secolare pratica della produzione del vino, un’arte complessa che fonde tradizione e innovazione e che implica una profonda conoscenza del terroir, del clima e della cura del vitigno. Ed è proprio qui, nelle vigne, che tutto ha inizio.

 

LE COLLINE DEL PROSECCO DI CONEGLIANO E VALDOBBIADENE

Le colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene, dichiarate Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO nel 2019, offrono le condizioni ideali per la coltivazione dell’uva Glera, il vitigno utilizzato per la produzione del Prosecco Superiore Docg. La raccolta del “frutto d’oro” varia da vigneto a vigneto a seconda delle caratteristiche geologiche e climatiche del terroir. I viticoltori grazie alla loro esperienza sono in grado di giudicare quando l’uva è matura e pronta per essere vendemmiata.

 

LA RACCOLTA A MANO

Caratteristica distintiva del Conegliano Valdobbiadene Docg è che la vendemmia, data la tipologia del territorio, per lo più collinare con pendenze anche vertiginose, è fatta a mano. Questo permette di selezionare solo i grappoli più sani e maturi. Tra i filari le squadre di vendemmiatori lavorano meticolosamente tagliando i grappoli che vengono adagiati in cesti e trasportati velocemente in cantina. È essenziale evitare che l’uva prenda troppo sole e si scaldi altrimenti potrebbe partire una fermentazione spontanea che sarebbe poi molto difficile da controllare.

 

La vendemmia nel Conegliano Valdobbiadene è molto più di una semplice raccolta d’uva: è un rituale emozionante ed affascinante che fa parte della nostra storia e della nostra cultura, è un momento di contatto tra generazioni in cui i più anziani con passione trasmettono la loro sapienza vitivinicola ai più giovani. In vendemmia si raccolgono non solo i frutti della natura ma anche del lavoro, dell’impegno e del sacrificio di un anno intero.

La nuova annata sta prendendo vita.

Nel prossimo articolo scoprirai in che modo.

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