FIORI DI VITE…?

Il meteo imprevedibile di queste settimane, ha reso difficili le previsioni della fioritura, offrendoci però la bella scusa di uscire più spesso del previsto tra i filari, per un controllo costante della crescita delle piante.

La fioritura della vite è un momento cruciale e rappresenta una fase delicata e fondamentale per la produzione vitivinicola.

I fiori infati liberano il polline completando la fecondazione e consentendo il successivo sviluppo dei  grappoli d’uva.

 

Avete mai visto una fioritura di Glera?

I fiori sono quasi impercettibili, costituiti da piccolissimi petali giallo-bianchi, che sprigionano però un intenso profumo, inconfondibile!

Uno spettacolo della natura, purtroppo però molto breve: in poco più di una settimana, infatti, la fioritura termina.

Visitare le nostre colline in questo periodo è un’esperienza unica, uno spettacolo di profumi e paesaggi sorprendenti.

 

Ma quali sono le condizioni ottimali per una buona fioritura?

  • temperature intorno ai 20° C - 25° C o comunque comprese tra i 15° C e i 30 °C
  • equilibrio dei livelli di umidità
  • esposizione al sole corretta
  • prevenzione delle malattie tramite il controllo di agenti patogeni
  • aiuto da parte del viticoltore tramite diradamento del fogliame per migliorare esposizione solare e circolazione dell’aria

La fioritura della vite è un processo affascinante e complesso, che richiede attenzione e cura da parte dei viticoltori. 

Il successo di questa fase influisce direttamente sul potenziale produttivo e qualitativo della vendemmia. 

Con una gestione attenta e un pizzico di fortuna con le condizioni meteorologiche, la fioritura può portare a una stagione di crescita fruttuosa e a una produzione di vini di alta qualità.

 

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La vendemmia del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG: Raccolta a mano e tradizione.

E’ un momento speciale sulle colline di Conegliano Valdobbiadene, l’aria è permeata dal profumo dell’uva matura. E’ la stagione in cui si celebra l’evento più atteso dell’anno: la vendemmia.

In questo articolo vedremo da dove parte la secolare pratica della produzione del vino, un’arte complessa che fonde tradizione e innovazione e che implica una profonda conoscenza del terroir, del clima e della cura del vitigno. Ed è proprio qui, nelle vigne, che tutto ha inizio.

 

LE COLLINE DEL PROSECCO DI CONEGLIANO E VALDOBBIADENE

Le colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene, dichiarate Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO nel 2019, offrono le condizioni ideali per la coltivazione dell’uva Glera, il vitigno utilizzato per la produzione del Prosecco Superiore Docg. La raccolta del “frutto d’oro” varia da vigneto a vigneto a seconda delle caratteristiche geologiche e climatiche del terroir. I viticoltori grazie alla loro esperienza sono in grado di giudicare quando l’uva è matura e pronta per essere vendemmiata.

 

LA RACCOLTA A MANO

Caratteristica distintiva del Conegliano Valdobbiadene Docg è che la vendemmia, data la tipologia del territorio, per lo più collinare con pendenze anche vertiginose, è fatta a mano. Questo permette di selezionare solo i grappoli più sani e maturi. Tra i filari le squadre di vendemmiatori lavorano meticolosamente tagliando i grappoli che vengono adagiati in cesti e trasportati velocemente in cantina. È essenziale evitare che l’uva prenda troppo sole e si scaldi altrimenti potrebbe partire una fermentazione spontanea che sarebbe poi molto difficile da controllare.

 

La vendemmia nel Conegliano Valdobbiadene è molto più di una semplice raccolta d’uva: è un rituale emozionante ed affascinante che fa parte della nostra storia e della nostra cultura, è un momento di contatto tra generazioni in cui i più anziani con passione trasmettono la loro sapienza vitivinicola ai più giovani. In vendemmia si raccolgono non solo i frutti della natura ma anche del lavoro, dell’impegno e del sacrificio di un anno intero.

La nuova annata sta prendendo vita.

Nel prossimo articolo scoprirai in che modo.

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