Maturazione, raccolta e qualità delle uve nell'annata 2020

La maturazione delle uve condiziona la qualità della loro raccolta incidendo sulla composizione della vendemmia e sulla bontà del vino dell'annata 2020.

Il grado di maturazione delle uve è il fattore più importante in questa ultima e delicata fase del loro sviluppo perché ci consente di valutare la quantità e la qualità delle componenti dell'uva che determineranno a loro volta le caratteristiche e l'evoluzione del nuovo Prosecco Superiore Sommariva 2020. È perciò essenziale per noi monitorarla con cura e criterio ogni giorno fino alla raccolta.

Uva matura e maturazione dell'uva

L'uva matura è un concetto diverso rispetto a quello di maturazione dell'uva. Mentre nel primo caso possiamo riferirci ad un frutto che ha completato il suo sviluppo fisiologico, il concetto di maturazione non ha ancora una definizione rigorosa poiché non è un carattere assoluto; la maturazione è più o meno buona e più o meno rapidamente raggiunta a seconda del clone del vitigno, del portainnesto usato, delle condizioni colturali, dell'obiettivo enologico da raggiungere, dell'andamento climatico dell'annata. Non c'è uno stato fisiologico definitivo ma gradi o stati di maturazione che vengono espressi attraverso i valori analitici delle sostanze che costituiscono l'uva oppure attraverso i rapporti tra questi valori.

Quello che più interessa la produzione del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore è il rapporto tra zuccheri ed acidità chiamato indice di maturazione. Sebbene zuccheri ed acidi non siano le uniche sostanze che si accumulano nell'uva le variazioni dei loro valori restano le più significative prima della raccolta e ad essi sono strettamente legate le caratteristiche organolettiche del futuro vino.

Calore, luce ed umidità

Calore, luce ed umidità sono alcuni dei principali fattori che incidono sulla maturazione delle uve.
Questi tre elementi, tradotti rispettivamente in temperatura dell'aria e del suolo, durata ed intensità dei raggi solari ed infine la pioggia, concorrono alla crescita della pianta, dalle radici alle foglie, e a tutti quei fenomeni di fotosintesi, biosintesi, respirazione e traspirazione che consentono l'accumulo nei grappoli degli zuccheri, degli acidi organici e degli aromi, essenziali ad ottenere un Prosecco Superiore di qualità.

Il tutto in un equilibrio relativo. Durante la maturazione infatti temperature troppo elevate, precipitazioni abbondanti o al contrario la mancanza di piogge possono provocare un accumulo in eccesso o in difetto degli zuccheri; così come temperature troppo elevate e piogge scarse posso tradursi in una diminuzione degli acidi, soprattutto quello malico. Anche la composizione aromatica della Glera risente delle variazioni di temperatura e luce sviluppando alcuni sentori rispetto ad altri così come l'eccesso di umidità nei suoli, soprattutto se prolungata, può ridurre la concentrazione delle sostanze aromatiche o sviluppare aromi vegetali.

La vendemmia che regala ottimismo

È questa la vendemmia che regala ottimismo dopo un inizio anno funestato da eventi tragici che hanno coinvolto tutto il mondo. Sotto il caldo sole di settembre le operazioni di raccolta, rigorosamente manuali, della vendemmia 2020 sono in corso. Questa annata promette un Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore di grande qualità, fresco e ricco di profumi e gusto che forse più delle annate precedenti proietta nel bicchiere le differenze organolettiche tra i due estremi della Denominazione, vini sottili e floreali a nord ovest, corposi e fruttati a sud est. La campagna produttiva 2020 è iniziata con un inverno mite, una primavera soleggiata e poco piovosa ed un'estate calda con precipitazioni distribuite su tutto il periodo consentendo così alla Glera di far crescere grappoli grandi e sani senza stress idrici o scottature. Insomma anche quest'anno il Prosecco Superiore non deluderà i consumatori che abbiano voglia di gustare un grane spumante di qualità.

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