L’esposizione alla luce
Il nemico numero 1 per tutti i vini è l’esposizione alla luce, solare in primis, ma anche artificiale. Questo perché a causa dei raggi UV e del calore che questi trasmettono alcune proprietà organolettiche del vino, nel tempo, vengono inevitabilmente alterate. A tutti sarà capitato di dover acquistare all’ultimo momento una bottiglia al supermercato e di trovarsi nel bicchiere un vino sfibrato, scarico, quando non addirittura ossidato. Nel 90% dei casi dovrete ringraziare la luce dei faretti posti sopra lo scaffale.
Il colore verde della maggior parte delle bottiglie svolge in questo senso una vera e propria azione protettiva che però serve a poco se abbiamo l’abitudine di tenere il vino ben esposto in cucina, magari sopra la credenza.
L’escursione termica
Quando il vino non riposa in un ambiente sufficientemente stabilizzato il danno è inevitabile. Temperature troppo alte accelerano infatti l’evoluzione del vino, mentre quelle troppo basse la rallentano. L’oscillazione repentina tra l’una e l’altra semplicemente lo distrugge. La temperatura ideale per la conservazione del vino va dai 12° ai 16°C, ma possiamo comunque ottenere un buon risultato se l’ambiente si mantiene costante intorno ai 20-22°C.
Nel caso degli spumanti la questione è aggravata dal fatto che la temperatura esterna influisce sulla pressione interna del vino. Ecco perché, soprattutto in estate, alcune bottiglie potrebbero scoppiare. Succede anche in enoteca, non solo a casa!
La mancanza di umidità
Non è certo un caso se la maggioranza delle bottiglie in commercio hanno tappi in sughero. Oltre ad essere perfettamente naturale, il sughero ha 2 caratteristiche fondamentali: pur essendo impermeabile ai liquidi (ne impedisce la dispersione all’esterno) è al tempo stesso permeabile all’aria: attraverso il graduale e ridotto passaggio di ossigeno all’interno della bottiglia il vino può quindi evolvere lentamente, ma in modo costante. Ecco perché possiamo bere grandi rossi da invecchiamento anche a distanza di 30 anni dalla vendemmia!
Bisogna però fare attenzione. In ambiente troppo secco il tappo si chiude e porta all’ossidazione del vino; in uno troppo umido avremo problemi contrari: muffe e cattivi odori che altereranno il gusto del vino (tra i quali il famigerato sentore di tappo).
Il tasso di umidità ideale va dal 50 all’80%.
Come e dove conservare il vino
L’ideale, si sa, sarebbe avere una cantina a temperatura (e umidità!) costante. Ma quanti di noi possono permettersela? Il garage è una buona alternativa, a condizione però di non utilizzarlo per il parcheggio della macchina o per la stagionatura di salumi e formaggi. Il vino è molto sensibile agli odori e li assorbe incorporandoli nel suo spettro olfattivo.
Esistono in commercio delle piccole scaffalature che hanno il pregio di occupare poco spazio e generalmente contengono un buon numero di bottiglie. Quelle di bianco e di spumante vanno collocate in basso, dove la temperatura è più bassa e più vicina a quella di consumo.
Se non abbiamo il garage o una stanza sufficientemente areata, possiamo utilizzare un vecchio armadio e rivestirlo di polistirolo; soluzione economica che garantisce dei buoni risultati: la temperatura è piuttosto costante e il contatto con la luce pressoché nullo.
Qualunque sia l’ambiente che destineremo alla conservazione del nostro vino, teniamo presente che le bottiglie andrebbero sempre tenute coricate: in tal modo infatti il tappo resterà a contatto con il vino e manterrà la sua giusta umidità. Tuttavia, per un tempo limitato, non comunque superiore ai 12 mesi, le bottiglie di spumante, e dunque anche di Conegliano Valdobbiadene Docg, possono restare in piedi. La pressione interna e la presenza di anidride carbonica, infatti, manterranno il tappo sufficientemente umido, preservandolo da infiltrazioni indesiderate.
Che si tratti di spumanti, bianchi fermi o grandi rossi vale sempre e comunque la regola d’oro: prima di stapparla abbiate sempre l’accortezza di porre la bottiglia in posizione verticale per qualche ora: eventuali sedimenti, che potrebbero alterare l’aspetto visivo del vino, si depositeranno sul fondo.
Se riusciremo a seguire questi piccoli ma essenziali suggerimenti, come direbbero i Beatles in “Being for the Benefit of Mr. Kite” a splendid time will be guaranteed for all!