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Cimatura e gestione del verde: perché e quando farla.

L’estate avanza, i tralci rigogliosi nascondono l’uva rischiando di rallentarne la maturazione. È necessario tagliarli, è il tempo della cimatura.

Gli interventi sull’esuberanza vegetativa della vite sono una tappa fondamentale del percorso per raggiungere la massima qualità dell’uva.

Alleggerire dall’eccesso di vigoria vegetativa consente ai grappoli di godere dell’esposizione al sole, in questo modo matureranno più in fretta allontanando il rischio di essere aggrediti dalle malattie fungine che proliferano in assenza di un adeguato ricambio d’aria.

COS’È LA CIMATURA?

Quindi, nel concreto? La cimatura non è altro che il taglio della parte terminale dei tralci e delle femminelle, nella maggior parte delle nostre colline viene svolta manualmente, dove le pendenze lo consentono viene effettuata con l’ausilio di mezzi meccanici.

“Cimare” per l’appunto significa tagliare la cima di un getto.

PERCHÉ?

Tagliando le punte alla pianta questa verrà stimolata a produrre nuova vegetazione in modo omogeneo, il giovamento per il vigneto non è prettamente estetico quindi ma soprattutto funzionale per due motivi:

  1. La buccia dell’uva, esposta al sole, sviluppa un’adeguata maturazione fenolica.
  2. Ridurre la chioma della vite aumenta l’areazione e diminuisce il rischio di proliferazione di malattie fungine.

L’equilibrio vegetativo e la gestione del verde quindi abbiamo capito essere due tasselli fondamentali per la creazione di un prodotto di eccellenza.